Un volo per Lisbona per testimoniare, con il fumetto, come si vive con lo spettro autistico
È bastato un volo Italia – Portogallo, per permettere a Viola Zenobi, giovane donna con sindrome dello spettro autistico, di coronare il suo sogno: quello di esporre le sue illustrazioni e raccontare, pubblicamente, la sua storia.
Qualche settimana fa, infatti, Viola è sbarcata a Lisbona, accompagnata da Federica Alocci, educatrice della cooperativa sociale Uscita di Sicurezza, per coronare un desiderio nato e cresciuto con gli anni.
Viola è una diciottenne con una diagnosi di autismo ad alto funzionamento. Federica è l’educatrice che da sei anni la segue con attività educativa domiciliare, per un breve periodo anche scolastica, e che ha accompagnato il suo percorso di formazione. Così ha visto crescere la passione di Viola per il disegno, un amore che è iniziato tra la fine delle scuole elementari e l’inizio delle medie,
grazie all’interesse per i Pokemon, celebri personaggi di un videogioco giapponese, e che l’ha portata anche a scegliere l’Iis “Polo Bianciardi”, tecnico per la grafica e per la comunicazione, per proseguire i suoi studi. Proprio attraverso il disegno Viola ha deciso di raccontare il suo rapporto con l’autismo, realizzando una fanzine di sei pagine dove racconta difficoltà, esperienze e speranze di una ragazza consapevole delle proprie specificità e molto determinata a gestirle per realizzare i propri obiettivi: come quello di poter esporre i suoi lavori.
L’occasione per farlo si è creata proprio a Lisbona, dove vive Luana Loria, titolare della libreria “Livraria das Insurgentes”, progetto femminista che promuove libri e, più in generale, opere artistiche realizzate da donne e ha l’obiettivo ambizioso di dare voce a chi non ha voce; amica da tempo di Federica, la libraria decide di ospitare una mostra dei lavori di Viola.
Ecco, quindi che il progetto prendere forma e corpo per crescere ancora: l’educatrice Alocci, in accordo con la famiglia, decide di accompagnare Viola in viaggio regalato dalla famiglia per il diciottesimo compleanno della giovane. Un modo per conoscere una città nuova, fare prove di autonomia, divertirsi, esporre il proprio lavoro, ma anche migliorare le proprie competenze, perché a Lisbona Viola ha partecipato a un workshop di illustrazione.
“È stata una bella esperienza – commenta Viola – perché ho conosciuto un nuovo paese e una nuova cultura e visto il museo d’arte: adoro l’arte, le illustrazioni, i videogiochi, la cultura e la lingua giapponese; ho disegnato la mia storia in un periodo di alternanza-scuola lavoro per raccontare la scoperta del mio autismo e come lo abbiamo vissuto”.
I cinque giorni trascorsi a Lisbona sono stati speciali anche per Federica: “Ho deciso di organizzare questa esperienza espositiva ed accompagnare Viola, perché raccontare la quotidianità è un modo per superare barriere e pregiudizi. Durante la nostra vacanza mi sono trovata con una persona ancora più autonoma di quella che sono abituata a conoscere: si è messa alla prova, ha gestito i piccoli imprevisti che ci sono stati, ha affrontato i cambiamenti. Tutte situazioni che a tante persone con lo spettro autistico sembrano impensabili”. Viola, adesso, frequenta, un progetto di educativa di gruppo, con altri
coetanei. Continua a disegnare e a frequentare la scuola. I suoi lavori, la fanzine sulla sua storia e altre opere, saranno esposte, in autunno, anche a Grosseto.