Vacanza

Vacanza

Sostantivo femminile derivato da «vacante», participio presente del verbo «vacare», usato anche come aggettivo. Un termine ereditato dal latino «vacantia», è una delle parole più utilizzate in questo periodo dell’anno. L’estate, infatti, è una delle stagioni deputate alla vacanza, che è «lo stato o la condizione di ciò che è vacante, privo del titolare», si legge sul dizionario Zingarelli. La vacanza, quindi, è un periodo di interruzione delle normali attività: ci sono le vacanze estive, appunto, e quelle natalizie, per le scuole e alcuni uffici pubblici.

«Vacanza»indica anche la condizione di mancanza di guida in alcune situazioni: si parla di vacanza della sede pontificia, per indicare il periodo in cui, alla morte del pontefice, si attende la nomina di un nuovo Papa, o si può indicare con l’espressione «vacanza di una cattedra», il lasso di tempo in cui ancora non è stato nominato il nuovo insegnate di una disciplina. E ancora, quando si parla di Parlamento e di altre assemblee, la vacanza è il periodo in cui le sedute sono sospese.

Si va in vacanza quando ci si prende una pausa dai compiti quotidiani: dal lavoro, per esempio, o dallo studio, nel caso degli studenti che attendono spesso con trepidazione questo momento per interrompere la routine di impegni, compiti e verifiche e dedicarsi ad attività più riposanti e spesso più amate.

Per questo molti aspirano a trascorrere «una vita in vacanza» e, per farlo, tentano anche la fortuna con vari sistemi di scommessa che, in alcuni casi, giocano proprio con questo concetto: «turista per sempre» è un gratta e vinci piuttosto conosciuto che richiama proprio l’idea di periodo di tempo lunghissimo da dedicare al riposo e alla spensieratezza.
Vacanza poi è un termine adoperato anche in fisica e chimica – si parla di vacanza atomica o reticolare – per indicare il difetto dovuto alla mancanza di un atomo o di uno ione in un reticolo, mentre la «vacanza elettronica» indica la mancanza di un elettrone nelle struttura di un atomo.

Si può anche usare il termine in senso figurato: «avere o mandare il cervello in vacanza» significa smettere di pensare, non utilizzare le proprie facoltà intellettive come, in questo periodo di vacanza – si perdoni il gioco di parole – sembrano fare tanti politici nostrani che dai lidi del Belpaese, forse ottenebrati dal caldo torrido delle ultime settimane, hanno avviato una crisi governo e messo a riposo la gestione delle questione economiche, sociali, finanziarie che minano la stabilità dell’Italia.

Leggi su Tessere